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VIOLENZA A TORINO-LA RIVOLTA DEI SARI ROSA-UNA BELLA PACCHIA PER METTERE TUTTO A TACERE!!!!- Il TELEFONO ROSA


Continassa-Torino


Giunge notizia che una ragazza di 16 anni della periferia di Torino qualche sera fa tornando a casa è stata violentata da 2 persone che non parlavano Italiano. I genitori organizzano un corteo di protesta e il campo nomadi della zona Continassa viene incendiato da alcuni partecipanti del corteo. In seguito la ragazza ritira la denuncia di violenza. Ho bisogno di chiarimenti a questo punto:
Un annetto fa circa una ragazza dichiarò di essere stata violentata durante una festa nella periferia di Roma. Arrestato un ragazzo della zona. Era ben più grande della sedicenne, ok,ma nei giorni successivi grandi articoli sui giornali gratuiti distribuiti in tutti o quasi bar e metrò ove i genitori del ragazzo descrivono la grande depressione del protagonista, come da copione si rivela che la ragazza faceva uso di stupefacenti e aveva avvicinato il ragazzo alla festa-concerto AMORE. Manifestazione e striscioni degli amici del denunciato a suo sostegno, dichiarazioni pubbliche di parenti e amici su questo esatto tenore: "Lui doveva capire nel momento stesso in cui lei si è avvicinata che andava incontro a dei guai certi", ora, se ne sentono di tutti i colori, magari il ragazzo era di famiglia benestante e si pensava che la ragazza avesse cercato di ricattarlo, tesi ricordo con orrore, sostenuta a suo tempo da alcuni anche per il delitto del Circeo, ma ho un piccolissimo appunto da fare: generalmente "l'incastro" per fini economici di rampolli della buona borghesia avviene da che mondo è mondo con una gravidanza ad hoc. Cè anche un illustre precedente storico , ma come spesso avviene in questa nazione, a rovescio: Gabriele D'Annunzio all'epoca un provinciale figlio di un uomo pieno di debiti, volendo entrare nella Roma-bene sedusse la giovane romana benestante che in seguito divenne la sua prima e trascuratissima moglie, e non pago strombazzò ad arte l'amplesso su un giornale con la poesia "Il peccato di maggio". Per concludere: non importa che la sedicenne abbia ritirato  la denuncia, può averlo fatto per vari motivi, anche perchè si sente al centro di un'attenzione che non vuole(giunge ora notizia che ha mentito per coprire il primo rapporto consenziente con il fidanzatino...), è raro che una ragazza violentata si presenti a un pronto soccorso in simili casi senza segni di percosse e con scarpe e vestiti in ordine (ricordo una ragazza piena di lividi in un pronto soccorso anni che rimpiangeva le sue scarpe nuove perse nella colluttazione), quello che non capisco è questa differenza di vedute anzi di reazioni. Noto che in questi casi è possibile per la stampa almeno fare la seguente scaletta: un'americana va in un locale può essere violentata,anche la turista straniera in genere, la rumena o polacca viene ricattata e violentata, l'italiana perchè inusuale che vada in giro senza fidanzatino è una troia che se la va a cercare. Per grazia ricevuta non è il sentire popolare, ma ragazze e donne prima di uscire di casa guardate la vostra nazionalità o la stampa della vostra vita se non c'è un campo nomadi nelle immediate vicinanze ne farà quello che vuole!!!!


LA RIVOLTA DEI SARI ROSA

"Tutto comincia dall'India.."Dicono spesso i simpatizzanti di Osho, la cosa va razionalmente presa con le molle, come tutte le dichiarazioni dei praticanti di ogni religione, eppure con un 2011 finito con il novantesimo omicidio "passionale", vittima una ragazza, vorrei che tutto davvero cominciasse da lì:
nella provincia indiana dell'Uttar Pradesh c'è un movimento contro la violenza verso le donne, la leader si chiama Sampat Pal donna di umilissime origini che da ragazza lottò contro la famiglia per poter andare a scuola, i suoi studi durarono pochissimo: come da tradizione a 12 anni fu data in moglie a un uomo molto più anziano di lei,come tradizione vuole inoltre da quel momento deve sottomettersi in silenzio ai soprusi del marito e della suocera (le donne a volte in questo contesto sono le peggiori..paradossi), un giorno si ribella e viene cacciata da casa, bambini compresi,dalla suocera. In poco tempo diventa la paladina delle donne oppresse, pochi anni dopo le donne con il sari rosa diventano migliaia. L'esordio: volendo dare una lezione agli uomini colpevoli, spesso alcolisti, in un paese con padroni e poliziotti violenti e sfruttatori, Sampat venuta a sapere che la sorella era stata trascinata per i capelli da casa sua al cortile dal suo consorte raduna donne e mazze e bastoni di tutto il quartiere, insegue il cognato nei campi che sono intorno al villaggio e gliele da di santa ragione. Le pinks gangs si moltiplicano per i vari statarelli indiani, fino a divenire veri e propri vigilantes non solo verso la violenza alle donne, ma anche verso comportamenti disonesti di latifondisti, polizia e sfruttatori di vario genere.
"Si, a volte reagiamo alla violenza con la violenza, ma siamo molto civili, sfruttiamo i modi che ci sono per dare potere alle donne, abbiamo scuole e centri che le assistono economicamente, la nostra banda è una lezione per il governo".100000 sostenitori in tutto il paese e sempre più uomini nelle loro file. Tutto comincia dall'India....

UNA BELLA PACCHIA PER METTERE TUTTO A TACERE!!!! 05.02.12

La Corte di Cassazione giorni fa ha preso la decisione che il carcere per lo stupro di gruppo non sia un obbligo, si possono infatti applicare misure alternative. Il primo caprio espiatorio della crisi al solito sono le donne. Al riguardo un sito abbastanza famoso dedica un articolo alla storia di una tredicenne di Lecce morta suicida dopo una storia di violenza al processo naturalmente ritratta come una prostituta e sottoposta all'insaputa dei genitori, nell'istituto dove le era stato imposto di andare, a un trattamento di psicofarmaci, perchè se la minorenne è prostituta la colpa è dei genitori!!!!Di solito, almeno ai miei tempi, la paura maggiore erano i familiari, pronti in questo paese a prendersela con la ragazza che aveva provocato o che so io; ma che anche la legge voltasse le spalle così... il sunto del ragionamento alla base di tutto questa argomentazione sembra arretrare rispetto al comune sentire di qualche decennio fa: da dimostrare era l'uno contro uno: difficile da dimostrare la violenza sessuale di un uomo contro una donna se questi non era armato: capito? In quel caso si doveva avere una grande presenza di spirito e tirar alternativamente ciaffoni portaceneri e tutto quello che si aveva a portata di mano incuranti delle conseguenze,fisiche e giuridiche, sperando che un santo dal cielo aggiustasse la situazione.La violenza di gruppo trovava i giudici favorevoli poichè era facile pensare che tenevano la vittima ferma a turno. E infatti non è la violenza che si discute, ma la punizione. La donna è colpevolizzata chiaramente, trattata da malata e dopo tutto quello che deve sentire e subire lo è forse; i malati mentali si fabbricano e le altre donne stesse in questo contesto sono nemiche alle volte, le madri, se non sono sommerse dalla vergogna attaccando le figlie e stanno loro vicino, sono impotenti ad aiutarle in un sistema simile; Troppi omogenizzati con ormoni che portano ritardo mentale, non c'è altra spiegazione. I Balcani sono troppo vicini? Ricordate la storia delle donne violentate allontanate e colpevolizzate dalla loro stessa famiglia durante la guerra in Bosnia? Il bello è che da allora lo stupro è considerato, in caso di guerra crimine contro l'umanità, in tempo di pace che succede, manca qualche presupposto, lì infatti il presupposto è l'attacco a un'etnia, ma la donna, in quanto singolo individuo, conta poco anche in questo caso, non vi preoccupate....



IL TELEFONO ROSA


Ebbene il panorama è osceno, il mondo attorno a noi dissuade le donne a denunciare perchè può incattivire il molestatore e portare una situazione che può essere calmata nel silenzio a conseguenze tragiche, questo almeno ufficialmente. Nessuno a parte poche persone vuole che le donne denuncino i carabinieri o la polizia non è che siano cattivi, se la signora è attempatella ella può vedere, tra i fumi del contesto in cui è, una certa ironia specie se deve denunciare un ex, specie se i termini esigui che vengono dati sono scaduti nell'indecisione la decisione è nata anzi maturata dall'unica voce amica che ci incita, e poi in barba ai dati "sei portata a queste situazioni"non è l'insieme, no, insomma se uno è a terra spuntano parecchi coltelli. Il contesto può portare anche a istinti di riflesso contro chi vuole spingerci a denunciare prima che noi attraversiamo il limbo mentale. Così può capitare che i termini scadano in mezzo alla complicazione delle procedure, associazioni come il Telefono Rosa non raccolgono denunce, danno assistenza anche legale ma la vera denuncia va fatta dai carabinieri con prove e tutto, generalmente in 90 giorni. raccoglie al massimo, dopo la denuncia domande per ottenere il gratuito patrocinio, così tra buonismo e tentennamenti ci siamo trovati con tutta la denuncia pronta  con ovvie prove contro un pluri- ricoverato all'ospedale psichiatrico che vi minaccia di morte (nero su bianco, altrimenti se non è pazzo come puoi avere facili prove per denunciarlo?) bella bella scaduta da almeno 9 mesi, per stanchezza nello girovagare fascicolo aperto al famoso telefono rosa, che bel bello vi telefona un paio di volte, voi deliberatamente non rispondete, sapete la situazione in cui è, una figlia a carico da una donna che non è convinta di tenerlo vicino e scarica su voi tutta la sua volontà di scappare poi prima della denuncia era diventata una frequentazione ingestibile: da che ti offre buono buono da bere a che ti manda a fare in culo, incapace a gestire ogni rapporto come da quel bravo pluriricoverato che è. Fatto sta che l'innoquo da diagnosi clinica può uccidervi senza accorgersene nemmeno, ma poi voi che vi aspettate che vi dica, e se vi ha preso in simpatia sai che allegria parlare con uno che forse vi allerta lucidamente a ignorare la sua ragazza, ora la cosa se non si hanno brame verso il tipo in questione è innaturale: sono tua amica mica la tua amante... lucidamente perchè forse lei è una che giustifica le sue decisioni usando il primo che capita, insomma da girare al largo come tutti hanno fatto, anche perchè parlare con un fissato non è il massimo dalla vita. Poi da etica se ci sono stati i requisiti per una denuncia e pure il social network vi chiede oltre che segnalarlo se volete che non vi trovi ( in pratica bloccarlo ) e avete conservato i suoi numeri solo perchè un domani, ormai arrivato, non gli risponderete perchè rispondere? Nemmeno a dire "lasciami in pace!!" Scusate tanto!! Fate da voi quello che un giudice vi avrebbe concesso almeno!!
http://www.telefonorosa.it/    TELEFONO ROSA SI INDIGNA PER LA SPESA DELLE AGENDE DI CAMERA E SENATO E CHIEDE CHE DEPUTATI E SENATORI DEVOLVANO I SOLDI ALLE ASSOCIAZIONI CHE SI OCCUPANO DI VIOLENZA SULLE DONNE....Il Telefono Rosa rischia di chiudere e tante associazioni sono in difficoltà, migliaia di donne e ragazzi potrebbero restare senza i servizi di aiuto in caso di violenza...
http://www.telefonorosa.it/it/comunicati-stampa/197-telefono-rosa-si-indigna-per-la-spesa-delle-agende-di-camera-e-senato 
Sulla legge processo lungo: " Noi donne abbiamo lottato per anni per avere leggi adeguate in caso di stupri e violenze e oggi, all improvviso, vediamo azzerato tutto il nostro cammino, irrisa la giustizia ed i nostri diritti.  L'Onorevole Lussana, prima firmataria di questo provvedimento, ha mai incontrato una donna stuprata, maltrattata, perseguitata?..http://www.telefonorosa.it/it/comunicati-stampa/168-comunicato-stampaappello-del-30-luglio-2011 - Il testo del 'processo lungo' è stato concepito come emendamento al disegno di legge 2567 della senatrice della Lega Nord Carolina Lussana sulla 'Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo'. Il processo lungo è  una norma che modifica alcuni articoli del codice di procedura penale (190, 238-bis, 438, 442 e 495) per consentire alla difesa di portare in aula un numero illimitato di testimoni oltre all'«acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore». http://espresso.repubblica.it/dettaglio/a-cosa-serve-il-processo-lungo/2157371

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