Pagine

giovedì 28 giugno 2012

Roma 28-06-2012:L'acqua pubblica, il referendum e la sua tragica fine

A Roma l'acqua era gestita da Acea, un annetto fa ci fu un democraticissimo referendum e si decise, tramite il risultato, che l'acqua rimanesse pubblica; per chi non lo sapesse il referendum si ha quando il cittadino è chiamato a esprimersi direttamente su un testo di legge, è una forma di democrazia diretta oggetto di grandi battaglie perchè il testo del quesito fosse comprensibile alla massa, fino al 1989 era un bel macello: veniva citata  la norma di legge, anzi lo stralcio che si chiedeva di abrogare o conservare e basta. Poi a scanso di confusioni misero i titoli per argomento su   ogni scheda. Da mesi correva notizia che in realtà sotto banco si era deliberata la privatizzazione dell'acqua, alla faccia della volontà popolare. Grande movimento e un bel pò di manifestazioni, raccolte firme per salvare la povera volontà popolare che desiderava ovviamente che il prezzo dell'acqua restasse contenuto. Tutti i comuni pagano l'acqua a Roma si usa pagarla con le spese di condominio. Ieri ecco cosa succede al comune :Acea viene ceduta niente poco di meno chè alla Cassa Depositi e Prestiti, il PD, partito d'opposizione in 3 minuti vede perdere i suoi 12.000 emendamenti in tutti i sensi poichè qualcuno ha trafugato la scatola contenente i sub emendamenti questo qualcuno da qualcun'altro è stato identificato come Guidi, presidente della commissione bilancio, il quale si è scusato dicendo che in realtà avrebbe visto il famoso scatolone trafugato da ignoti, li avrebbe bloccati e sollecitato la municipale a ritrovarli dopo la denuncia fatta contro ignoti. Perchè tutti possono entrare in questi posti di potere, facilissimo!!!


Ulteriori news del giorno(da fermiamolebanche.it)

Nessun commento:

Posta un commento