Pagine

venerdì 24 agosto 2012

LA GESTIONE CALAMITA' NATURALI IN ITALIA : COMUNE DI BARCELLONA P.G. 9 MESI DOPO

LA GESTIONE CALAMITA' NATURALI IN ITALIA : COMUNE DI BARCELLONA P.G. 9 MESI DOPO



.
segnaletica ecologica
sotto burrone che interrompe la stradina , sopra il suo segnale: l'albero secco in mezzo  alla strada

"Strada nuova "fatta dal maltempo

La stagione tardo-autunno-inverno è stata densa di calamità naturali: grande scandalo ha fatto la decisione del governo di non dare aiuti economici  ai terremotati emiliani, la macchina mediatica ha dato grande risalto a quest'ultima notizia, richiamando alla memoria l'immenso sforzo del precedente governo per l'Abruzzo, contraddetto però da chi abitualmente visitava L'Aquila che narrava di 2 case e una piazzetta perennemente inquadrate dai TG e tutto il resto di città e paesi in prefabbricati per un anno buono.... Nel mese di novembre 2011 una pioggia alluvionale sommerge Barcellona Pozzo di Gotto cittadina in provincia di Messina, gli abitanti si vedono straripare il fiume e sommergere le strade di fango, più che la pioggia, in città esigua. L'alluvione colpisce in maniera da emergenza praticamente solo il suddetto comune, per quelli limitrofi lo stato di calamità non sussiste, qualche franuccia sulle montagne più pioggia del normale, poca roba. Nella cittadina di Barcellona invece non solo il torrente straripa in più punti, ma tutti i torrentelli del comune, le frane sulle montagne del suo comune sdradicano alberi e fanno rotolare roccie le strade di montagna fatte dall'uomo cadono in più punti e sovente la calata di alberi pietre e terra crea quasi nuove stradine che vanno a valle belle larghe e pronte. L'ente agricoltura e foreste della regione Sicilia adducendo mancanza di fondi si limita almeno temporaneamente a ripristinare il minimo stradale montano a detta di alcuni solo nel mese di Maggio(quando i residenti delle frazioni montane avevano già dovuto ripristinarle con mezzi propri); ma alcune trovate per avvisare l'interruzione di stradine che una volta portavano gli accaldati villeggianti del fine settimana verso i monti sono, nonostante la delusione per la mancata chiamata a giornate straordinarie degli aspiranti forestali, sono, dicevamo degne di passare agli annali come manifesto dell'inventiva umana che supplisce alla mancanza di fondi: lo schema di segnaletica è semplice: Strada- prima frana con un albero che unisce i 2 monconi di strada( in un caso si ha il sospetto che un albero sdradicato sia stato innalzato in mezzo alla strada a segnalazione del primo burrone) dopo qualche metro zac! secondo burrone che impedisce anche ai pedoni di raggiungere la strada. La segnaletica c'è, ed è anche ecologica cosa c'è di più ecologico e non inquinante di un albero con tanto di radici e terriccio a far da ponte a un burrone improvviso? Un cenno soltanto a indennizzi per danni e danneggiati: a 9 mesi di distanza solo gli albergatori che hanno alloggiato gli sfollati hanno avuto appena il primo mese indennizzato, per tutti  gli altri nulla di nulla ...P.S. del 01.09.2012

Nel rileggere il post abbiamo notato la necessità di chiarire qualche punto nel contesto della forestale.
La Sicilia è una regione disagiata e a statuto autonomo, è comparsa tempo fa la notizia che l'Italia non ha ritirato i fondi europei destinati allo sviluppo delle zone disagiate:
il presidente della regione(ormai ex-presidente poichè ha dato le dimissioni) Lombardo non ha presentato i progetti alla sede competente e di conseguenza questi fondi non si sono sbloccati, in altre parole non è stato possibile incassarli, così migliaia di operai forestali sono stati sospesi dal servizio. E' in progetto di affidare la gestione foreste a cooperative.Commento del popolino: "i colleghi del presidente non hanno voluto votare la sfiducia perchè avrebbero perduto i loro 10000 euro al mese...si è dimesso lui alla fine..."

Nessun commento:

Posta un commento