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domenica 18 dicembre 2011

ATTENTATI A EQUITALIA

n.b.Non è apologia di reato!!!
 Emanuele Filiberto vari anni fa, prima di poter rientrare in Italia s'indignò moltissimo per la proposta di un comune toscano di fare un monumento in piazza a Gaetano Bresci:"è sempre un'assassino!!!"Tuonava dai settimanali filomonarchici...(Gente, che tanto gentile e onesto pare). Adesso può stare tranquillo e vedere bene che in Italia non è odiata la sua famiglia, ma chi fa e applica misure impopolari. Per chi non lo sapesse il suo bisnonno, Umberto I , fece entrare in vigore una serie di misure vessatorie come la tassa sul macinato e altre simili, conseguenzialmente nel 1900 l'anarchico Gaetano Bresci gli sparò. Oggi in questa sola quindicina di dicembre Equitalia ha all'attivo la consegna di  2 pacchi bomba presso le sue sedi in barba agli scioperi delle Poste, il primo ha ferito un suo dirigente, il secondo è stato intercettato; le sigle che lo hanno rivendicato sono diverse. Purtroppo, e lo dico per esperienza, i pochi che sanno districarsi nelle leggi e leggine, e così non pagare se non è giusto vengono circondati dalla massa dei più che suggeriscono di pagare e poi chiedere un rimborso o "ti pignorano la casa", la sottoscritta a tutt'oggi per non aver respinto un'avviso non sa a chi chiedere un rimborso, questo dopo essere andata anche dai due uffici che sarebbero competenti, e non è satira. Torniamo a cose oggettive: perchè in questo mare generale di tener buono il potente (l'ente creditore) a tutti i costi, perdendo tempo e denaro, a un certo punto, alcuni figli di questa stessa società trovano il punto comune di spedire pacchi bomba come Bresci ieri di sparare al Re? Nel 1900 era tendenza degli estremisti sparare ai sovrani, la tenera Sissi morì qualche decennio prima per mano di un anarchico, Princip era un nazionalista ma sparò a Francesco Ferdinando consegnando ai posteri il mito del Serbo guerrafondaio. Non c'è un percorso democratico, non c'è una forza politica supportata da adeguati mezzi d'informazione che dice chiaramente al cittadino che deve fare e come comportarsi, le normative sono inoltre così caso per caso che i non addetti ai lavori, facendo di tutt'erba un fascio capiscono che è meglio pagare sempre, privandosi magari di un cinema o locale, i movimenti di protesta civile sono stati a lungo bloccati dalla paralisi governativa e di conseguenza anche le loro proposte in materia. E in tutto questo spunta fuori che Equitalia non applica le leggi, già complicate e vessatorie, ma le peggiora per avere i soldi. Caro Emanuele Filiberto, (che devo dire, come devo parlarle, lei mi è nemmeno antipatico, ma sublimamente indifferente, ma in qualche modo per educazione le dico caro) si sente meglio, dopo questa serie di attentati? Meno colpito nelle sue radici? Accetterebbe un monumento a Bresci nel comune natale di quest'ultimo, alla luce degli ultimi avvenimenti contro la sanguisuga di oggi che ha causato un'infinità di suicidi? Io non credo, lei ha già le sue scappatoie, Equitalia non la raggiungerà mai, Lei ha ancora la sua sede legale all'estero, dove tutto è chiaro e il cittadino tutelato, e mostrerebbe solidarietà alle vittime. Non accetterebbe nemmeno una giustificazione, non una medaglia attenzione, ma nemmeno, fermo restando la giusta condanna agli attentatori, una spiegazione razionale della conseguenzialità del fatto che a fronte di 1000 che sopportano un'ingiustizia, c'è quell'uno che pur vivendo con questi gomito a gomito, nell'ambito del suo libero arbitrio, così ragiona e invece di puntare un'arma contro se stesso la punta contro chi ha causato la sua sventura. Anni fa, prima che ci si muovesse in qualche modo contro l'usura, cioè i cosiddetti cravattari, a fronte di innumerevoli suicidi, mi capitò di incontrare una vittima dei cravattari che raccontò di aver finto una rapina in banca, armato di un'arancio in tasca, per poter segnalare il suo problema alle forze dell'ordine, non si è mai suicidato, e dieci anni dopo raccontava tutto con il cuore in pace, scavando tra le norme con l'aiuto della polizia si è difeso e viveva felice con moglie e figli. Tra i non suicidi vi sono anche quelli che sono irreperibili vivono in macchina solo moglie e figli a casa loro, i parenti stretti non possono aver beni pignorati esiste il loro diritto d'abitazione, insomma questi scomparsi, trovano il loro "spazio vitale"codice civile alla mano, com'è giusto che sia, ma per arrivare a misure così estreme una cosa è lampante: il cittadino è difeso in maniera irrisoria, e lei, egregio Emanuele Filiberto negando anche a se stesso che i suoi capitali e attività sono in Svizzera, s'indignerebbe insieme ai suoi simili, di questa barbarie omicida. 
02.01.12  su attentati a Equitalia vedi anche  http://scaladicristallo.blogspot.com/p/che-considerazione.html

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